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Montecorvino Rovella, il padre di Tina: “Il suo ex non lavorava e faceva i comodi suoi” Cronaca Provincia e Regione zonarcs 

Montecorvino Rovella, il padre di Tina: “Il suo ex non lavorava e faceva i comodi suoi”

“Lei l’ha cacciato fuori secondo me perché non lavorava, si presentava a casa faceva tutti i comodi suoi. Mia figlia a un certo momento dice ‘tu te ne devi andare da qua’ e l’avrebbe cacciato pure, purtroppo non si può tenere una persona che non serve in casa”, ha raccontato con voce spezzata Antonio Sgarbini, padre di Tina, al Tg1. Parole che restituiscono il peso di una tragedia consumata tra le mura domestiche di Montecorvino Rovella, dove la 47enne Assunta Sgarbini è stata trovata senza vita, presumibilmente soffocata dall’ex compagno Christian Persico, muratore di 37 anni. L’uomo è stato arrestato nella serata di ieri, dopo una fuga durata ore tra le colline della zona.

La relazione tra i due, iniziata nel 2016, era finita da mesi, ma Persico non si rassegnava alla separazione. L’ennesimo litigio, nato dal tentativo di riconquistare la donna, sarebbe degenerato in violenza. Tina, ragioniera in un’azienda di vernici di Battipaglia, voleva ricominciare da sola, dedicarsi ai suoi tre figli di 24, 21 e 17 anni.

Dopo il delitto, il 37enne ha fatto perdere le proprie tracce, avvisando però i familiari del gesto compiuto. Carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile lo hanno cercato per ore con droni ed elicotteri. È stato trovato a San Pietro con il volto tumefatto: non si esclude un tentativo di suicidio o un’aggressione subita durante la fuga. La salma della donna è stata trasferita all’ospedale di Eboli per l’autopsia, mentre l’abitazione è stata posta sotto sequestro.

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